Il tramonto a S’archittu è uno spettacolo imperdibile, vedere il sole che cala nel mare attraverso l’arco è un esperienza unica. Venerdì 19 luglio vi invitiamo caldamente a restare anche dopo il tramonto a S’Archittu ( foto di Giuseppe Kotzia ) per assistere ad una serata all’insegna della gastronomia e della musica tradizionale sarda.
Passeggiando sul lungomare, subito dopo il tramonto, aprite le narici e fatevi inebriare dal profumo delle Zippole abilmente preparate da Enrico Mastinu della Pasticceria 900 di Milis, aprite le orecchie per udire la melodia del Coro Su Contrattu Seneghesu.
Ma cosa sono le Zippole ?
Di nomi ce ne sono tanti: burte pesadu a Orune, busones a Posada, bubusones a Orosei, uvusones a Bitti, cattas, catzas e gathas a Nuoro e dintorni, frisgioli nel sassarese, frisgioli longhi in gallura, tzìpulas (campidano di Cagliari, Oristano, Mandrolisai Barbagia di Belvì e di Ollolai)..
La zippola è il tipico dolce del Carnevale la cui tradizione arriva da lontano.
In molti paesi della Sardegna il penultimo giovedì di festa era detto “gioi di li gomari”, “giobia de is gommais”, giovedì delle comari. Le comari erano infatti tenute ad inviarsi vicendevolmente delle zeppole in dono, ma anche frutta secca, salsicce e quel chi si aveva di buono in casa.
C’è pure una leggenda che da spiegazione legata alla tradizionale Zippola: pare che un giorno, due comari si incontrarono la vigilia del penultimo giovedì di carnevale per friggere insieme. Prepararono una quantità notevole di zeppole, ma dopo aver fritto i dolci, piuttosto stanche si addormentarono. Alcuni ragazzini che passavano di là, vedendo quelle gustosissime frittelle incustodite decisero di mangiarsele tutte. Le comari al risveglio non ne trovarono nemmeno una e da allora è in uso di scambiarsi la frittura il penultimo giovedì di carnevale: in questo modo non succederà mai più di trascorrere la giornata di festa senza assaggiare nemmeno una zeppola (da Maschere e doni, musiche e balli di Luisa Orrù). Testo sulle zippole estratto da: Koendi.it.